giovedì 30 agosto 2007

BOLOGNA: settembre 2007 - CONFERENZA NO ALLA MOSCHEA PERCHE’ - Ciò che gli italiani devono sapere:

riceviamo e volentieri pubblichiamo

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BOLOGNA: settembre 2007 - CONFERENZA NO ALLA MOSCHEA PERCHE’

Ciò che gli italiani devono sapere:

Per i musulmani il progetto religioso di Maometto è tutt'uno con il progetto politico e scopo e fine ultimo di questo progetto è la totale islamizzazione dei Paesi in cui i musulmani vivono, e in quelli che vanno ad occupare.

Ne consegue che questo sistema è in antagonismo con quello occidentale, per il quale lo Stato e la Religione occupano due spazi ben distinti le Costituzioni Nazionali ne sanciscono la separazione, che con l’avvento delle immigrazioni massicce di musulmani vengono messe in discussione e non raramente violate.

È questo, per noi occidentali democratici il grande problema:

- se nell'Islam società, politica, cultura e religione,sono un tutt’uno, come vivere in un sistema musulmano che ha come fine l'islamizzazione di tutti gli aspetti della vita? -

La difficoltà maggiore certamente risiede nel fatto che i non musulmani sono considerati dhimmi, e devono vivere in uno stato di sudditanza, che prevede la loro esistenza all'interno dell'Islam, sotto forma di protettorato, senza il diritto all'autodeterminazione e debbono pagare una tassa aggiuntiva la “jizah" (tassa di sottomissione dei non musulmani ai musulmani) e come sovrappiù vengono invitati in tutti i modi possibili e non sempre accettabili a convertirsi all'Islam, mentre è impossibile il contrario, poiché viene rappresentato come il peggior reato contemplato dalla legge islamica, punibile anche con la morte.

Altra difficoltà è il poter esprimere liberamente le proprie opinioni sull’islam, così come fino ad oggi siamo stati abituati a fare, parlando di ogni altra religione, quella islamica è diventata tabù e in alcuni casi è costata la vita a chi si è permesso di mettere in dubbio i suoi valori.

Coloro che sono favorevoli al dilagare acritico di moschee e centri islamici nel Paese, sostengono di difendere libertà e diritti degli immigrati chiamandolo multiculturalismo, dimenticando che nell’islam il multiculturalismo non esiste, vi è posto solo per il pensiero unico, e non comprendere che il suo dilagare significa uccidere il multiculturalismo, corrisponde a fare un salto nel medioevo.

La prova di tutto questo risiede nel fatto che nessun paese islamico ha accettato la carta dei diritti dell’uomo, e Il separatismo fra uomini e donne, oggi ha assunto una connotazione visibile persino nelle nostre strade, come scopriamo che alle donne viene negato il diritto all’autodeterminazione: non possono scegliere lo studio, il lavoro, chi amare e sposare, lo sport, gli abiti, indossare un costume in spiaggia, e se cambiare o meno la propria religione. Non è un mistero che dietro a tale illiberale concezione della vita vi è una persecuzione continua che tiene in soggezione e schiavizza ferocemente metà del mondo umano, quello femminile, e non abbiamo più voglia di dover continuamente rinfrescare la memoria attraverso scene di degrado e di dolore, che troppe donne stanno vivendo e che non raramente confluiscono nella tragedia, come non si può accettare in Italia la poligamia, perché lede i diritti della donna.

E’ troppo comodo accusarci di razzismo, se mettiamo in discussione e rifiutiamo questi concetti illiberali, i veri razzisti sono gli islamici fondamentalisti e integralisti, che hanno tracciato un disegno di società suddiviso in caste di appartenenza, sia sessuale, che religiosa, che culturale e che prevedono ancora la schiavitù. La dimostrazione di questo razzismo costituzionale sta nella mancata attuazione della RECIPROCITA’ – a tutti i livelli - in nome di una presunta superiorità ideologica che dimostra quanto sia infarcito di razzismo l’islam, che si sta imponendo in Italia.

L’ Islam oggi è suddiviso in più confessioni religiose, ma in Italia si sta imponendo con la prepotenza una sola su tutti: la SUNNITA, con sede in Arabia Saudita, rappresentata in Italia da coloro che operano sotto la sigla U.C.O.I.I. che si attengono alla corrente interna: il wahabismo, che da un’interpretazione fondamentalista ed estremista del Corano, che assume l’aggettivo di: salafita. (cioè integralismo islamico)

L’altra corrente emergente è quella SCIITA che ha il suo domicilio in Iran e che Khomeini ha riportato all’onore delle cronache inventando i primi martiri shaid e gli uomini bomba.

Entrambe queste dottrine sono spaventosamente estremiste, razziste e contemplano la guerra santa, anche contro la popolazione inerme.

Gli attentati terroristici nel mondo, sono la prova inconfutabile.

Gli italiani vogliono crescere assieme agli islamici, condividere la quotidianità, non hanno preconcetti e desiderano permettere loro di integrasi nella società italiana, ma sono anche consapevoli che deve avvenire nel rispetto dei propri diritti, quello dei doveri, della libertà e della democrazia, delle regole sociali e della fede, nulla escluso.

Il separatismo è inaccettabile, la legge islamica “sharjia” non può e non deve essere applicata nei tribunali italiani e nelle comunità che vivono in Italia, questo è l’unico motivo per cui si dice NO alla crescita indiscriminata di moschee e centri islamici.


Adriana Bolchini Gaigher

Presidente nazionale O.D.D.I.I. e direttore responsabile Lisistrata

I CINQUE PILASTRI DELL’ISLAM:

SHAHADA (La Testimonianza di Fede)

SALAH (La Preghiera)

ZAKAH (L'Elemosina)

SAWN (Il Digiuno)

HAJJ (Il Pellegrinaggio)

-Come potete vedere il velo non è un pilastro, rappresenta un simbolo esteriore di distinzione, che vuole imporre una supremazia ideologica, è razzismo puro che crea separatismo, fra i sessi e fra le comunità.

-La conversione obbligatoria non è un pilastro, ma un’arroganza che gli uomini hanno aggiunto alla testimonianza di fede e noi non possiamo accettarlo.

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