martedì 28 agosto 2007

Martiri di Otranto una precisazione sull'articolo

sull'articolo dei Martiri di Otranto ricevo questa corrispondenza privata da parte del Dott. Q che pubblico nei paragrafi d'interesse pubblico


Qualche precisazione: le decapitazioni del 1480 avvennero tutte per spada e con un colpo netto, come fanno fede le vertebre cervicali ancor oggi visibili inisieme agli altri resti (alcuni anche di tessuti molli incorrotti) da chiunque nell'ossario della Cattedrale di Otranto, e la pietra che servì da ceppo; quindi in un modo più "umano", se così lo si può definire, rispetto agli sgozzamenti attuali.

Quindi per lo meno gli Ottomani trattarono i prigionieri in modo militare, religiosamente conforme (nel loro empio sistema di riferimento) e, per l'epoca, anche "umanitario" (la decapitazione giudiziaria era ovunque riservata ai nobili, proprio perchè ritenuta una morte rapida e dignitosa, al contrario dello strozzamento, dell'impiccagione e quant'altro: vedi il caso del Diritto Romano e di San Paolo, di Anne Boleyn, di Mary Stuart, di James I, Louis XVI, etc....: lista lunga, sfortunatamente), lasciando a loro la possibilità di decidere sul proprio destino, non
facendolo dipendere da azioni e decisioni altrui, su cui i prigionieri
non avessero alcuna possibilità di influire. Prigionieri, dunque, gli
otrantini, ed in un'epoca senza la Convenzione di Ginevra; ostaggi,
invece, gli occidentali in Iraq. Pensi che sia autorizzato a concludere
che l'Islam di oggi sia più barbaro di quello di ieri?
Alla fine di quella giornata un convertito, comunque, ci fu e fu il boia turco,
scosso dalla fermezza degli otrantini; il suo nome, per la cronaca, era
Berlabey, così come quello del condottiero turco era Achmet Pasha.
Almeno i nomi, gli editorialisti cattolici li potrebbero scrivere
giusti!
Attenzione poi a non "santificare" la posizione di Venezia: il Senato veneziano diede la sua disponibilità ad aiutare Otranto in cambio di concessioni commerciali e territoriali nella penisola salentina. Alla faccia dello spirito cristiano veneziano!
Tutte le Repubbliche italiane, compreso il papa, erano sensibili solo al proprio

tornaconto politico ed economico, e della religione se ne fregavano, all'occorrenza!
Lo spirito vero di Crociata sul finire del XV secolo era ben lontano: basta rileggere la storia della caduta di Costantinopoli e della pelossissima pseudo-Crociata successiva.

.......
Le mie (considerazioni)
sono che la santità di quella gente era evidentissima da subito e che
essa non è stata garantita e proposta alla venerazione ed alle
preghiere di tutto il popolo cristiano per bassissimi motivi di opportunità politica e pseudo-religiosa.
Per fortuna che il popolo locale ha da subito ovviato, facendo fiorire una devozione, osteggiata
dalla chiesa latina istituzionale.





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