Siria, culla del cristianesimo
Siria, culla del cristianesimo
Un’esposizione a Roma mostra i luoghi cristiani del Paese
CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 14 settembre 2007 (ZENIT.org).- Roma ha riscoperto le radici cristiane nascoste in Siria con un’esposizione presentata al Palazzo Maffei Marescotti dal 12 al 14 settembre.
Organizzata dal Ministero del Turismo siriano in collaborazione con l’Opera Romana Pellegrinaggi, la mostra, attraverso sessanta fotografie, delinea una storia del Paese come culla del cristianesimo.
Grazie alle immagini, il visitatore ha potuto visitare l’antico villaggio di Maaloula, le porte di Damasco, sulla cui via si convertì San Paolo, istituendo la prima Chiesa cristiana organizzata ad Antiochia, dalla quale partì per molti dei suoi viaggi missionari.
Come narrano gli Atti degli Apostoli (11,26), “ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani”.
Nel VII secolo la Siria venne conquistata dagli Arabi, influenzandone così la cultura fino ai giorni nostri.
Dei quasi venti milioni di abitanti che ha oggi la Siria, il 90% circa è musulmano e il 10% cristiano. L’esposizione ha anche riproposto le storiche immagini dell’ingresso di Giovanni Paolo II nella moschea degli Omayyadi, il 6 maggio 2001, e nella cattedrale greco-ortodossa Al Mariamia.
L’esposizione ha offerto l'occasione per valorizzare e promuovere questo Paese situato in una posizione geografica cruciale, “testimone di numerose culture che si sono succedute e mescolate”, affermano i promotori del Ministero del Turismo di Damasco.
“La Siria – sottolineano – è il cuore dei tre continenti del mondo antico, e per questo, migliaia di anni fa, le carovane della Via della Seta vi arrivavano dai quattro angoli del mondo, facendo del Paese il punto di incontro tra Oriente e Occidente”.
La mostra è stata inaugurata il 12 settembre alla presenza di monsignor Liberio Andreatta, Vice Presidente dell'Opera Romana Pellegrinaggi; di padre Cesare Atuire, Amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi; di Saadalla Agha Al-Kallaa, Ministro del Turismo siriano; di Samir Al-Kassir, Ambasciatore della Siria a Roma; di Faisal Najati, Assessore per le Attività Turistiche di Damasco.
Un’esposizione a Roma mostra i luoghi cristiani del Paese
CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 14 settembre 2007 (ZENIT.org).- Roma ha riscoperto le radici cristiane nascoste in Siria con un’esposizione presentata al Palazzo Maffei Marescotti dal 12 al 14 settembre.
Organizzata dal Ministero del Turismo siriano in collaborazione con l’Opera Romana Pellegrinaggi, la mostra, attraverso sessanta fotografie, delinea una storia del Paese come culla del cristianesimo.
Grazie alle immagini, il visitatore ha potuto visitare l’antico villaggio di Maaloula, le porte di Damasco, sulla cui via si convertì San Paolo, istituendo la prima Chiesa cristiana organizzata ad Antiochia, dalla quale partì per molti dei suoi viaggi missionari.
Come narrano gli Atti degli Apostoli (11,26), “ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani”.
Nel VII secolo la Siria venne conquistata dagli Arabi, influenzandone così la cultura fino ai giorni nostri.
Dei quasi venti milioni di abitanti che ha oggi la Siria, il 90% circa è musulmano e il 10% cristiano. L’esposizione ha anche riproposto le storiche immagini dell’ingresso di Giovanni Paolo II nella moschea degli Omayyadi, il 6 maggio 2001, e nella cattedrale greco-ortodossa Al Mariamia.
L’esposizione ha offerto l'occasione per valorizzare e promuovere questo Paese situato in una posizione geografica cruciale, “testimone di numerose culture che si sono succedute e mescolate”, affermano i promotori del Ministero del Turismo di Damasco.
“La Siria – sottolineano – è il cuore dei tre continenti del mondo antico, e per questo, migliaia di anni fa, le carovane della Via della Seta vi arrivavano dai quattro angoli del mondo, facendo del Paese il punto di incontro tra Oriente e Occidente”.
La mostra è stata inaugurata il 12 settembre alla presenza di monsignor Liberio Andreatta, Vice Presidente dell'Opera Romana Pellegrinaggi; di padre Cesare Atuire, Amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi; di Saadalla Agha Al-Kallaa, Ministro del Turismo siriano; di Samir Al-Kassir, Ambasciatore della Siria a Roma; di Faisal Najati, Assessore per le Attività Turistiche di Damasco.
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