lunedì 9 luglio 2007

BASTA CON LA SENSIBILITA’ ISLAMICA! E LA NOSTRA?

da Lisistrata

BASTA CON LA SENSIBILITA’ ISLAMICA! E LA NOSTRA?
Pubblicato il 08/07/07 alle 02:10:15 CET da Admin


Ma mr. Brown li legge i giornali? E’ informato su quello che succede in Iraq, in Pakistan, in Sudan, in Egitto, nello Yemen e qualcuno lo ha informato su chi ha realizzato gli attentati in Gran Bretagna, compreso quelli non andati a segno e quelli sventati prima di venire attuati?

Sembra proprio di no, perché il neo primo ministro inglese, mr. Brown, si è permesso di dire ai parlamentari di smettere di usare il termine musulmano, quando ci si riferisce ad un attentato terroristico, ancora una volta adducendo la scusa più becera che esista: offenderebbe la sensibilità degli islamici. Veramente è la sensibilità delle vittime quella che è offesa e non soltanto quella, visto che le vittime non possono più nemmeno parlare, ma i loro cari sì e cosa crede mr. Brown che le vittime lo siano per predestinazione e non si debbano mai ribellare? Non si rende conto che l’esasperazione sta arrivando al culmine e che dalla tolleranza si sta ormai passando all’intolleranza?

Non risulta da nessuna parte che quando gli attentati erano fatti dagli irlandesi dell’ira gli inglesi avessero ricevuto l’ordine di non nominare mai l’Irlanda e l’I.R.A. e allora se un attentato terroristico viene rivendicato con orgoglio, nel nome di qualcosa o di qualcuno quell’attentato assume una connotazione ben precisa, che gli attentatori stessi vogliono assuma. A testimoniarlo non bastano le rivendicazioni degli attentati realizzati, ma anche quella dovuta a proclama che ormai da anni girano su tutte le TV del mondo, dove i terroristi islamici hanno ampiamente mostrato il loro orgoglio di appartenenza all’islam e nel suo nome di essere pronti a fare di tutto, come hanno fatto di tutto: dai rapimenti agli sgozzamenti, alle auto e perisno agli uomini bomba.

E poco importa se non tutti i musulmani sono d’accordo con gli integralisti e i terroristi, si facciano portatori di condanna pubblica, alzino la voce, si facciano finalmente sentire, noi sentiamo solo bisbiglii e non voci forti e confortanti, che ci facciano credere finalmente che con l’islam possiamo convivere in pace.

Se è vero, mostrino al mondo che esiste un distinguo ben preciso fra gli uni e gli altri e non usino questa vecchia solfa della sensibilità islamica, smettano di atteggiarsi a vittime quando sono i loco correligionari a fare stragi nel mondo.

Se vogliono lavare i panni sporchi in famiglia, li lavino e non li lascino appesi sporchi ad ammorbare l’aria, cosa dovremmo dire noi in ragione della nostra sensibilità continuamente offesa?

Non siamo noi che andiamo a mettere bombe nelle moschee, loro a mettere bombe nelle chiese cristiane sì,
non siamo noi che nei loro paesi d’origine non rispettiamo le loro leggi, sono loro che nel nostro vogliono imporre le leggi in uso nell’islam, noi non mettiamo nessuno in galera perché si copre dalla testa ai piedi come una mummia, magari reclamiamo, ma finisce lì, loro invece in Arabia e paesi simili ci arrestano per molto meno,
non siamo noi che assaltiamo le ambasciate e bruciamo le bandiere, loro lo fanno sempre,
non siamo noi che aggrediamo i clerici islamici e li uccidiamo, loro invece con i nostri religiosi lo stanno facendo da anni,
non siamo noi che decimiamo la popolazione musulmana per metterci al loro posto le comunità cristiane, loro con noi invece lo hanno fatto e lo stanno facendo in quasi tutti i paesi islamici,
non siamo noi che imponiamo la conversione per un matrimonio misto, loro lo pretendono, non solo nei loro Paesi, ma nei nostri e non danno più la possibilità di tornare indietro,
non siamo noi che uccidiamo le nostre figlie se escono con una persona di religione diversa e scelgono di sposare un uomo che magari ci è anche antipatico,
non siamo noi i razzisti, loro invece con la presunzione della superiorità morale, dimostrano proprio di esserlo.

Ebbene se non vogliono che il terrorismo che l’islam integralista sta spargendo velenosamente per il mondo non venga chiamato “terrorismo islamico” smettano di praticarlo e noi smetteremo di chiamarlo “terrorismo islamico” perché non siamo abituati a vedere i fantasmi la dove non esistono, ma la realtà la vediamo bene, la sappiamo riconoscere e le azioni stanno lì a dimostrarla.

Adriana Bolchini Gaigher

Questo l’articolo pubblicato sul sunday Express, con l’infelice boutade di mr. Brown
http://www.express.co.uk/posts/view/12172/Brownon

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